Con il secolo dell'Illuminismo, l'esperienza si pone come l'unico metodo conoscitivo possibile, rivoluzionando i termini del pensiero tradizionale. Tuttavia le vecchie forme non vengono dimenticate, e fin verso il 1760, dal linguaggio barocco propriamente detto l'architettura evolve nel ricco etimo tardobarocco e rococò. Il volume analizza in primis la nuova immagine del landscape come si sviluppa nel corso del diciottesimo secolo in relazione alle grandi trasformazioni urbane. Ampia parte del testo è dedicata alla tipologia della "chiesa", con particolare attenzione alle interpretazioni elaborate nell'Europa centrale e in Piemonte, dove il linguaggio tardobarocco trova un magistrale interprete nella figura di Bernardo Vittone. L'altro grande tema tipologico è quello del "palazzo", qui analizzato nelle molte varianti in Francia, Italia, Austria, Germania, Russia e Inghilterra. Il libro si chiude con una mirabile panoramica sulla varietà architettonica settecentesca