Dalla seconda metà degli anni sessanta l'ascesa, l'affermazione e più in generale il percorso creativo di Richard Meier sono stati caratterizzati da una lenta ma decisa riflessione sulla modernità, le sue matrici e la possibilità di essere ancora oggi un elemento di rinnovamento.
Un'ossessione positiva, marcata da un'ostinazione ammirevole in rapporto a un quadro complessivo molto eterogeneo e spesso confuso.
Questo libro vuole fare il punto sulle opere e i progetti realizzati nell'ultima decade, opere mature che corrispondono anche alla definitiva consacrazione di Meier come uno dei maestri dell'architettura nordamericana contemporanea e della scena internazionale.
Le riflessioni su di un modernismo solare e insieme figlio concettuale della cultura astratta si sovrappongono al pensiero sulla città e il paesaggio contemporaneo e si deducono facilmente da molte delle opere recenti dal grande complesso per il Getty Center a Los Angeles sino ai musei per l'Ara Pacis a Roma e per l'arte contemporanea di Barcellona.
Un percorso progettuale che privilegia soprattutto le grandi opere pubbliche diventando occasione per definire una proposta di che cosa voglia dire immaginare uno spazio collettivo e un monumento nella contemporaneità.
La recente Chiesa per il Giubileo a Roma sembra sotto questo punto di vista dimostrare come sia ancora possibile coniugare pensiero sulla modernità dell'opera di architettura e sua profonda relazione con semplicità ed emozione delle forme, della luce e della materia.
Silvio Cassarà è architetto e professore di Storia dell'Architettura all'Università di Bologna.
Visiting Professor presso alcune università statunitensi, è un attento osservatore della realtà progettuale americana e in particolare newyorkese. Da tempo segue il Modernismo americano e l'attività di Meier