Luca Cambiaso (Moneglia 1527 - El Escorial 1585) è stato una figura di spicco nel panorama artistico della metà del Cinquecento, quando Genova, in un periodo di grande vitalità e floridezza economica, vede affermare il ruolo e il prestigio della sua aristocrazia sia in Italia che in Europa.
A quarant'anni dall'ultima mostra dedicata al pittore, e sulla scia del centenario della morte, un'importante esposizione ha voluto rendergli omaggio, proponendo al pubblico le novità emerse negli studi degli ultimi anni.
A emergere e a qualificarsi come presupposto della mostra è il carattere di esemplarità dell'artista ligure nel suo rapporto con i grandi maestri del Cinquecento Michelangelo, Correggio, Tiziano e la sua dimensione europea ampiamente riconosciuta dalla critica.
Due sono le sedi destinate a ospitare la mostra in successione: il Blanton Museum di Austin e Palazzo Ducale a Genova. Esposte, circa duecento opere tra dipinti, sculture, arazzi, miniature, argenti e disegni, circa la metà nella versione statunitense: opere di altissimo livello che permettono di seguire l'itinerario artistico di Cambiaso, dall'esperienza giovanile fino all'attività per la corte spagnola. La ricchezza delle suggestioni captate dalla sensibilità dell'artista è testimoniata dal rapporto con capolavori dei grandi maestri di quel secolo, da Michelangelo a Giulio Romano e Perin del Vaga, da Beccafumi a Correggio, a Tiziano a Veronese e ad artisti del Manierismo internazionale.
Il volume, catalogo dell'edizione statunitense, accoglie i testi critici di Arturo Pacini, Lauro Magnani, Jonathan Bober, Piero Boccardo e Clario di Fabio, Franco Boggero e Massimo Bartoletti, Giulio Bora ed Ezia Gavazza. La fortuna critica è affrontata da Gianni Carlo Sciolla, mentre Carmen Garcia-Frias analizza il seguito che l'artista ebbe in Spagna.
Completa il volume un regesto documentario curato da Alfonso Assini e Roberto Santamaria, e una bibliografia aggiornata