L'autore effettua un viaggio attraverso i cinquecenteschi forni dei ceramisti di Burgio, operando una sintesi storica sulle dinamiche determinatesi, nel corso dei secoli, intorno a questo settore dell'economia locale. Questa importante tradizione risale al 1589, quando un gruppo di maiolicari caltagironesi si trasferì nel territorio di Burgio, dove impiantò nuove officine e sviluppoò una produzione di qualità. Per tutto il XVII e XVIII secolo la ceramica di Burgio acquisì una notevole risonanza conquistando importanti mercati nazionali. I maiolicari burgitani, oltre a produrre albarelli, orci e bocce, si specializzarono nella produzione di pavimenti che furono utilizzati per adornare importanti sale di ville e palazzi del tempo