L'affascinante giovane donna di profilo del Museo Poldi Pezzoli è probabilmente il più celebre ritratto fiorentino del Quattrocento, ma la sua attribuzione è oggi discussa tra i fratelli Antonio e Piero Benci, detti "del Pollaiolo" per l'attività svolta dal padre, venditore di polli al Mercato Vecchio di Firenze. Antonio, maggiore d'età e - oggi come allora - il più famoso dei due, aveva ricevuto una formazione come orafo, ma la sua straordinaria versatilità tecnica e la sua eccellenza nel disegno gli permisero di realizzare anche alcuni dipinti, sculture in vari materiali. Suo fratello Piero, minore di dieci anni, si dedicò invece esclusivamente alla pittura; i contemporanei lo consideravano uno tra i maggiori pittori di Firenze, pari al Botticelli e al Ghirlandaio, caratterizzato da una spiccata propensione per la tecnica e gli effetti illusionistici dell'arte fiamminga. L'attribuzione dei dipinti "dei Pollaiolo" costituisce così da sempre un problema critico spinoso, oscillando fra i nomi dei due fratelli e talora ricondotta a una loro collaborazione. Questa intrecciata situazione familiare è resa ancor più articolata dall'esistenza di un terzo fratello, Silvestro.
Frutto di approfondite ricerche e di analisi scientifiche sulle tecniche esecutive e i materiali, il volume presenta dipinti, disegni, incisioni, sculture, oreficerie e oggetti d'arte applicata della fine del XV secolo.