L'arte del primo maestro "italiano", artista-simbolo dell'intero Medioevo occidentale. In oltre cinquant'anni di pittura, Giotto fornì temi stilistici e, più in generale, argomenti di riflessione sulla funzione e la natura delle arti figurative, agli artisti suoi contemporanei e a quelli delle generazioni successive, dando vita a un vero e proprio "rinnovamento delia pittura" i cui effetti saranno alla base, di lì a meno di un secolo, delle opere dei grandi maestri del Rinascimento italiano.
Quest'opera fondamentale ricostruisce, con strumenti critici moderni e nella sua interezza, il percorso figurativo di Giotto, delineando nel contempo le caratteristiche del contesto culturale da cui questo percorso prese le mosse e si sviluppò. Viene proposta una ricostruzione analitica della situazione artistica italiana tra l'ultimo quarto del XIII secolo e la prima metà del XIV, seguendo il tracciato degli spostamenti di Giotto nella Penisola e analizzando le innovative soluzioni figurative da lui elaborate nel corso della sua attività, conclusasi con la sua morte nel 1337. Per la prima volta viene dunque documentata con ampiezza inedita (le opere descritte sono circa duecento.) e con testimonianze figurative sempre di altissima qualità, lo snodo cruciale dell'arte tra Medioevo e Rinascimento, includendo gran parte del territorio italiano e presentando una panoramica inedita di tutte le declinazioni stilistiche e formali della lezione giottesca.
Roma, Vittoriano, 6 marzo - 28 giugno 2009.