Il volume rappresenta il primo Catalogo Ragionato dedicato all'opera di Gino de Dominicis (1947-1998), una delle figure più emblematiche, controverse e misteriose del panorama artistico del secondo dopoguerra.
Artista complesso e inafferrabile, ancorché non inquadrabile nelle correnti e nei movimenti del XX secolo, è considerato una figura chiave per l'arte italiana contemporanea e punto di riferimento per le giovani generazioni coeve e successive.
Gino de Dominicis ha scelto di rimanere fuori dalla comunicazione mediatica e le sue opere si sono sempre rifiutate di farsi omologare dal sistema dell'arte. Per sua inflessibile scelta non furono mai pubblicati cataloghi o libri sulla sua opera.
La sua vita è stata sempre circondata da un alone di mistero.
Questo Catalogo Ragionato non risolve il mistero, ma getta luce sulle sue opere e mette ordine nella sua creazione.
Curato da Italo Tomassoni, il Catalogo Ragionato documenta e commenta 632 opere, ciascuna corredata da un'ampia scheda che fornisce, oltre alle abituali voci tecniche, espositive e bibliografiche, le notizie relative al contesto e alle circostanze che ne hanno visto la nascita e la realizzazione.
Oltre al saggio del curatore che rievoca la leggenda del Maestro, il Catalogo Ragionato comprende anche una sezione dedicata ai suoi scritti, la riproduzione di documenti rari e inediti, l'elenco completo delle esposizioni personali, delle partecipazioni a mostre collettive e una nutrita bibliografia. La totale mancanza di pubblicazioni, cataloghi e documenti su De Dominicis fa di questo Catalogo Ragionato una novità eccezionale e uno strumento di studio indispensabile alla conoscenza dell'opera e dell'artista.
Italo Tomassoni ha pubblicato, tra gli altri, Tàpies (con G.C. Argan) 1967; Pollock 1968, Mondrian 1969; Arte in Italia dopo il 1945 1970; Ipermanierismo 1985; Beuys a Perugia 2003; Burri: gli artisti e la materia 2005; Anni '70. Arte Italiana fra cronaca e mito 2007; studi sui maggiori artisti del XX secolo e una serie di saggi su Gino de Dominicis. Nel 1999 ha curato, con Harald Szeemann, la prima mostra retrospettiva su Gino de Dominicis alla 48a Biennale di Venezia presentandola in catalogo. Ha inoltre progettato e curato la presentazione dell'opera Calamita cosmica di De Dominicis ad Ancona (2005), Milano (2007), Parigi (2007), Bruxelles (2008), Foligno (Chiesa della Santissima Trinità in Annunziata, aprile 2011). Ha lavorato con Alberto Burri alla costituzione della Fondazione Bu-rri. Dal 1993 al 2005 ha collaborato all'Archivio Alighiero Boetti. Nel dicembre 1998 ha fondato l'Associazione Gino de Dominicis. Dal 2002 al 2008 ha insegnato Diritto d'autore nell'arte contemporanea presso l'Università La Sapienza di Roma. È tra i fondatori del Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno di cui è Direttore Artistico.