Nel 1966, lo studioso Giuliano Briganti pubblicò una monografia dedicata al pittore Gaspar van Wittel, nato in Olanda ma naturalizzato italiano. Fu l'inizio d'una lenta, progressiva riscoperta di questo pittore, fino agli anni sessanta quasi del tutto ignorato ed oggi considerato all'origine del vedutismo settecentesco; quindi, anticipatore rispetto a pittori più noti e celebrati, primo fra tutti il Canaletto. A questa riscoperta critica non aveva fatto seguito, sino ad oggi, alcuna esposizione artistica. Ora, nella splendida sede del Chiostro del Bramante a Roma, gli studiosi Claudio Strinati, Giandomenico Romanelli, Giuseppe Pavanello, Ludovica Trezzani, Laura Laureati e Fabio Benzi hanno finalmente realizzato una mostra interamente dedicata al Nostro. L'esposizione ha presentato non poche difficoltà, soprattutto considerando la provenienza privata di quasi tutte le opere. Sono oltre cento i dipinti esposti, accompagnati da un cospicuo numero di bozzetti preparatori, che mostrano il meticoloso lavoro dell'artista.