Un numero eccezionale di capolavori del pittore norvegese, insieme ad alcuni lavori meno conosciuti, ma di grande importanza nella produzione complessiva del maestro, offrono un'opportunità unica per comprendere nuovi aspetti del rivoluzionario contributo dato alla pittura moderna da uno dei maggiori artisti europei del secolo scorso.
"Non si possono più - scrive Munch - dipingere interni con uomini che leggono e donne che lavorano a maglia. Si dipingeranno esseri viventi che respirano e sentono, soffrono e amano. Sento che lo farò - che sarà facile. Bisogna che la carne prenda forma e che i colori vivano."
La monografia, catalogo dell'esposizione organizzata per celebrare i centocinquant'anni dalla nascita, documenta l'intera carriera artistica di Munch dal 1880 alla sua morte nel 1944 attraverso una selezione di 300 opere (dipinti, stampe, disegni e fotografie) provenienti da importanti collezioni pubbliche e private di tutto il mondo. Il volume offre anche un'occasione unica: la ricostruzione dei due cicli di opere ai quali Munch si dedicò in varie riprese per gran parte della sua vita: il Fregio della Vita (un poema su Vita, Amore e Morte presentato a Berlino nel 1902) e il Fregio Reinhardt (del 1906-1907), caratterizzati dagli stilemi dell'Art Nouveau.
Oslo, National Gallery e Munch Museum, 2 giugno - 13 ottobre 2013.