La mostra dedicata a Gaspare Traversi costituisce un'occasione irripetibile per rivivere le atmosfere del Settecento napoletano e romano. Oltre cento dipinti aiuteranno a ripercorrere le fasi salienti della carriera di questo singolare protagonista della pittura europea, che seppe mettere a fuoco con straordinaria acutezza d'indagine e con sagace ironia abitudini, 'riti', mode e costumi adottati dalle diverse classi sociali da lui ritratte in eleganti scene d'interni. Società, moda e teatro esercitarono un'enorme suggestione sulla produzione artistica del maestro, formatosi a Napoli probabilmente nella cerchia di Francesco Solimena.
Nei primi anni della sua attività Traversi si dedicò a una graduale e sistematica revisione della cultura naturalistica del primo Seicento, sull'esempio di Battistello Caracciolo, Jusepe de Ribera e Mattia Preti. A Roma dal 1752, entrò a contatto con un ambiente culturale estremamente vivace, accostandosi presumibilmente anche alle moderne istanze pre-illuministe, tenendosi al passo con le teorie portate avanti negli stessi anni dal pittore William Hogarth e dallo scrittore Jonathan Swift.
Organizzata in collaborazione con la Staatsgalerie di Stuttgart, dove sarà inaugurata il 19 luglio 2003, la mostra ospiterà a Napoli tutti i capolavori già presentati nella città tedesca e una più ampia antologia di dipinti a soggetto religioso, eccezionali tele di grande formato provenienti da Napoli, Roma e Parma. A Castel Sant'Elmo le scene di genere del Traversi saranno, inoltre, esposte in un affascinante confronto con dipinti di artisti che operarono nello stesso contesto culturale dell'autore e con arredi e accessori dell'epoca.