La mostra ospita un'inedita opera di Luca Giordano, recentemente ritrovata a Genova e attribuita al pittore napoletano del Seicento. Il quadro, accuratamente restaurato, sarà esposto per la prima volta al pubblico.
L'opera, un olio su tela raffigurante una Fuga in Egitto, è stata riconosciuta come appartenente alla fase giovanile di Luca Giordano da Nicola Spinosa, Soprintendente per i Beni Artistici di Napoli e curatore della mostra dedicata all'artista partenopeo.
"Il dipinto, finora inedito e, per quanto se ne sa, mai citato nelle antiche fonti o carte d'archivio, si colloca, per qualità stilistiche, nella fase giovanile dell'attività di Luca Giordano - ha commentato Nicola Spinosa - In particolare, per accentuate affinità di resa formale e, soprattutto, per una stessa solare e dilagante luminosità atmosferica e per ampie stesure di materie cromatiche rischiarate e preziose, di evidente matrice 'neoveneta', ma con particolare riferimento al caldo cromatismo della produzione matura di Tiziano, l'opera si colloca nel solco di altre note composizioni di Giordano dipinte tra il 1657 e il 1660 circa".
Accanto a quest'opera sarà possibile ammirare due monumentali tavole dipinte dall'artista partenopeo, raffiguranti Galatea e Polifemo e Diana e i Niobidi, provenienti dal Museo di Capodimonte ed eccezionalmente concesse in prestito in occasione di questo evento. Oltre a queste due opere, a soggetto profano, dal museo napoletano proviene anche la tela raffigurante Santa Lucia condotta al martirio, opera carica di luce, che racconta il concitato momento precedente la morte della Santa di Salerno. Uno straordinario inedito di Luca Giordano per la prima volta presentato al pubblico: la grande tela, raffigurante la Fuga in Egitto costituisce una fondamentale testimonianza della produzione del pittore napoletano, realizzata tra gli anni cinquanta e sessanta del Seicento, periodo in cui l'artista raggiunse l'apice della fama. Queste quattro opere, riunite per l'occasione negli splendidi ambienti di Palazzo Nicolosio Lomellino di via Garibaldi, celebrano il pittore napoletano, apprezzatissimo dai collezionisti sei-settecenteschi, anche genovesi.
Il ritrovamento di quest'opera ha ispirato l'esposizione "Luca Giordano a Palazzo Lomellino", curata da Nicola Spinosa. Per l'evento, in una straordinaria forma di collaborazione con un soggetto privato che valorizza il collezionismo d'arte, il Museo di Capodimonte di Napoli, partner dell'evento, ha eccezionalmente concesso in prestito alla storica dimora tre opere di Luca Giordano - Santa Lucia condotta al martirio, Diana saetta Niobe, Galatea e Polifemo - per restituire, attraverso soggetti sacri e profani, un significativo frammento dell'immensa produzione che ha reso il pittore uno dei protagonisti del Barocco italiano ed europeo.
Per rendere omaggio all'artista napoletano, la cui fama a Genova era consolidata e testimoniata dalla presenza di diverse sue opere nelle più importanti quadrerie aristocratiche, Palazzo Lomellino diventa punto di partenza per un percorso tra i musei della città che ospitano alcune sue opere. In particolare la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola espone l'Allegoria della Pace e in via eccezionale l'opera Fuga di Enea da Troia restaurata grazie al contributo del FAI Liguria, esposta per la prima volta al pubblico in occasione della mostra ''L'Eredità donata. Franco e Paolo Spinola e la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola''. Infine al Museo di Palazzo Reale, con Clorinda salva Olindo e Sofronia dal rogo, Lotta tra Perseo e Fineo, Crocifissione con la Vergine, Maddalena e San Giovanni.