La storia e la leggenda di Carlo Magno, il primo grande imperatore europeo, che proprio in Valle di Susa visse una pagina fondamentale della sua fortuna, in un affascinante viaggio alla scoperta dell'epoca carolingia e dei suoi protagonisti.
La Valle di Susa è, da sempre, un'area naturale di collegamento tra l'Italia e l'Europa. Proprio per questo, nel corso dei secoli, questa terra è stata testimone del passaggio di papi, imperatori, eserciti, pellegrini e mercanti, ed è diventata custode di tesori d'arte di rilievo internazionale, inseriti in un suggestivo ambiente naturale.
Sui sentieri e sui valichi della valle si è costruita buona parte della storia d'Europa. Da Annibale, che, secondo la leggenda, attraversò qui le Alpi nel 218 a. C., a Giulio Cesare nel 58 a. C. e, in particolar modo, nel 773 Carlo Magno che, stabilitosi con il suo esercito all'Abbazia di Novalesa, vinse la battaglia delle Chiuse contro il longobardo Desiderio; nel territorio arrivarono poi i Savoia, che ebbero per lunghi anni in Susa e nella Valle un solido avamposto per il consolidamento delle proprie fortune al di qua delle Alpi o Napoleone, che intuì il ruolo strategico del Moncenisio per il collegamento tra l'Italia e l'oltralpe e lo dotò di una strada carrozzabile, tuttora in uso.
L'imperatore Carlo Magno ha profondamente intrecciato la sua storia con quella delle Alpi. Ha costruito il suo impero viaggiando attraverso le montagne e producendo arte, musica e letteratura di cui ha lasciato testimonianza.
Carlo Magno e le Alpi lo ricorda attraverso i luoghi, il tempo e i personaggi del viaggio nella sua epoca: avori, codici miniati, reliquiari, la vita delle popolazioni alpine medievali e le leggende.
Il volume - che accompagna la mostra nelle due sedi di Susa e Novalesa - presenta una selezione di capolavori cha vanno dall'ultima età dei re Merovingi (precedenti a Carlo Magno e al suo arrivo in Italia ma espressione della medesima civiltà) fino a oggetti e testimonianze del periodo degli imperatori ottoniani, intorno all'anno Mille: oggetti, manoscritti, miniature e riproduzioni databili tra il VII e l'XI secolo che illustrano temi quali il viaggio, i contatti, la religiosità e le società alpine medievali.
Una sezione apposita è dedicata al mito di Carlo Magno e alle sue interpretazioni dal tardo medioevo ai giorni nostri, oltre che ai più antichi e importanti manoscritti musicali della storia del Medioevo , prodotti nello scriptorium dell'abbazia di Novalesa resa grande proprio da Carlo Magno.
Susa, Museo Diocesano di Arte Sacra e Novalesa, Abbazia Benedettina dei SS. Pietro e Andrea
25 febbraio - 28 maggio 2006