L'ultima opera realizzata da Frank O. Gehry Quando, nel dicembre del 1988, Frank O. Gehry vince il concorso per realizzazione della Walt Disney Concert Hall, non immagina certo di dover fronteggiare 15 anni di roventi polemiche, di interminabili rinvii e di brucianti insulti. E non immagina, probabilmente, la svolta epocale che il progetto imprimerà alla ricerca architettonica contemporanea. La Walt Disney Concert Hall è infatti una delle più convincenti tappe nella conquista di una nuova frontiera: il grado zero del linguaggio architettonico. Siamo sulla scia di quelle opere che rappresentano una pietra miliare nella millenaria storia dell'architettura: la casa sulla cascata, la casa rossa di William Morris, l'oratorio dei Filippini, il recesso della biblioteca Laurenziana, la cupola di Santa Maria del Fiore, piazza San Marco, villa Adriana, i Propilei. Il libro non si limita ad una valutazione critica della Walt Disney Concert Hall ma ne ripercorre la complessa vicenda negli intrecci burocratici, finanziari, urbanistici, estetici, tecnologici: dalla donazione, nel 1987, di 50 milioni di dollari da parte di Lillian B. Disney, vedova di Walt, passando attraverso il concorso internazionale ad inviti, le diatribe sullo sviluppo complessivo dell'area, le conseguenze del terremoto del 1994, la liquidazione del progetto, il suo insperato recupero, i tre anni necessari per la costruzione, fino all'inaugurazione del 23 ottobre del 2003.