Edizione in lingua inglese.
"Sorprende il fatto che, nell'ambito di mostre antologiche, anche di ampio respiro dal punto di vista storico, dedicate a grandi temi della fotografia, la natura morta - soggetto pure così congeniale alla fotografia - abbia rivestito sinora un ruolo del tutto marginale", scrive Peter Weiermair, curatore di questo volume, catalogo della sezione fotografica della mostra bolognese sulla natura morta. "Se prescindiamo dall'importanza più retrospettiva che estetica della natura morta nella fotografia del XIX secolo, questa mostra consente di cogliere, dopo il pittorialismo della fine dell'Ottocento e primi del Novecento, non solo la progressiva tendenza verso un'innovazione formale, ma anche quel mutamento di contenuti, cioè dell'idea stessa di natura morta, verificatosi soprattutto negli ultimi cinquant'anni."
A confermare le affermazioni del curatore sono le 140 stampe vintage presentate in mostra e riprodotte con grande cura nel catalogo, prestate da collezionisti e musei, tra cui ricordiamo l'Albertina di Vienna e il Fotomuseum di Monaco e le note collezioni Dietmar Siegert (Monaco), Manfred Heiting ((Amsterdam) e F.C. Gunflach (Amburgo).
Il volume è introdotto dai saggi dello stesso Weiermair, di Timm Starl e di Claudio Marra.publiarq.com