Primo volume della collana Seta in Lombardia, il volume accompagna una raffinata mostra proposta dal Museo Poldi Pezzoli di Milano, dedicata ai tessuti in oro e seta che, quale bene di lusso per eccellenza, hanno contraddistinto la signoria dei Visconti e degli Sforza durante l'età rinascimentale.
A Milano infatti l'arte della seta nacque dalla volontà del duca Filippo Maria Visconti che fece chiamare, nel 1442, due setajoli - rispettivamente da Firenze e da Genova - i quali portarono in città le maestranze, i macchinari e le materie prime per dare avvio a una vera e propria 'industria della seta': nel volgere di un quarto di secolo, con una rapidità dunque sorprendente, tale produzione raggiunse i livelli di quelle veneziane, genovesi e fiorentine, considerate le migliori in Occidente.
Questa esposizione - attraverso sessanta oggetti tra tessuti, vesti, ricami ma anche gioielli, ritratti e opere d'arte applicate - offre dunque l'opportunità di far conoscere lo sfarzo della corte milanese, la più ricca e potente della penisola italiana nella seconda metà del Quattrocento, ma anche di illustrare le ricerche effettuate su alcuni preziosi esemplari esistenti, che, per la prima volta, hanno fornito una serie di dati estremamente interessanti tanto sui materiali usati (seta, kermes, indaco, cocciniglie, zafferano, oro, rame e argento) quanto sulle tecniche di filatura.
Il catalogo accoglie numerosi saggi che illustrano le scoperte di laboratorio e d'archivio, in una panoramica a tutto tondo che, oltre alla storia politica e artistica del ducato e alla qualità della vita a corte, esemplifica le profonde conoscenze scientifiche che accompagnavano la questa particolare produzione e, non ultimo, l'aspetto sociale della struttura artigiana milanese.