La collana I Maestri si arricchisce di una nuova originale monografia dedicata al pittore bolognese Guido Reni (1575-1642). Gérard-Julien Salvy, ex allievo dell'Institut d'Etudes Politiques di Parigi sotto la direzione di Roland Barthes, accompagna il lettore nella comprensione di un pittore a lungo trascurato e riportato a giusta fama solo una cinquantina d'anni fa, quale importante artista del rinascimento, pittore alla ricerca dell'ideale classico, ma soprattutto, grazie alla densità dai risvolti spesso inattesi della sua poetica, precursore dell'età barocca. Formatosi a Bologna nell'atelier del pittore fiammingo Denys Calvaert, si accostò all'accademia dei Carracci, ma la città in cui intraprese la carriera artistica fu sicuramente Roma. Segnato dalla riscoperta dell'antichità, erede di Raffaello e contemporaneo di Caravaggio, austero e sensuale, diviso tra sentimento religioso e ricerca di un ideale di bellezza, Guido Reni fu il pittore della contraddizione, dell'ambiguità, ed è oggi apprezzato per quello che, alla sua epoca, sconcertava spesso i suoi committenti e i collezionisti: la sua complessità. Ulteriori informazioni negli Allegati.publiarq.com