Lavoro editoriale dell'"Orfini Numeister", sottolineando come l'opera rappresenti un'attenta indagine intorno a Nicolò di Liberatore, ma anche al clima artistico che c'era a Foligno in quel periodo che va dal 1349 al 1502.
Un excursus storiografico di un periodo difficile per la città di Foligno, quello successivo alla caduta della Signoria dei Trinci, contrassegnato da lotte per la presa di un poter politico ormai vacante.
"Tra il 1450 ed il 1500, ha puntualizzato Toscano, c'erano a Foligno almeno 26 pittori, ma solo 5 di questi possono essere messi in relazione ad un catalogo; a tre di essi viene attribuita una sola opera e per altri 11 non si hanno traccia di opere. Foligno è tra le poche città al mondo che, alle fonti cartacce e d'archivio, può presentare anche la casa bottega di un artista del '400, mi riferisco alla abitazione laboratorio di Nicolò Alunno, fonte preziosa per capire meglio la città del dopo Trinci".