La pala d'altare di Petrobelli è stata dipinta da Paolo Veronese (1528-88) intorno al 1563 per i cugini Antonio e Girolamo Petrobelli, per la loro cappella sepolcrale di famiglia, dedicata a San Michele, nella chiesa di San Francesco in Lendinara, vicino Venezia.
Quando l'ordine dei frati francescani fu soppresso nel 1769, la chiesa ed il convento furono abbandonati. Nel 1788, il grande dipinto del Veronese fu spietatamente tagliato e venduto a pezzi. I tre conosciuti frammenti sopravvissuti sono oggi conservati nella National Gallery del Canada a Ottawa, nella National Gallery di Scozia a Edinburgh e nella Dulwich Picture Gallery di Londra. La parte centrale della pala, rappresentante San Michele, è sparita dopo il taglio del dipinto. A lungo creduta persa, ciò che rimane dell'arcangelo - la sua testa - è stata riscoperta nel Museo di Arte di Blanton ad Austin, Texas, e per la prima volta viene qui presentata insieme agli altri frammenti. Paolo Veronese: la pala d'altare di Petrobelli riunisce le quattro parti della gloriosa pala d'altare del Veronese, che non si è potuta ammirare nel suo complesso dalla sua brutale divisione nel XVIII secolo.
Il presente catalogo raccoglie saggi che esaminano il ruolo della ritrattistica erogatrice nelle pali d'altare a Venezia e nel Veneto durante il Rinascimento (Jennifer Fletcher), riferisce la storia più completa della pala d'altare di Petrobelli che è mai stata scritta (Xavier F. Salomon) e propone un'analisi tecnica dei frammenti che ci sono giunti (Stephen Gritt). La riunione e la ricostruzione della pala d'altare sono un'occasione unica per valutare questo capolavoro del Rinascimento veneziano molto abusato e maltrattato.