Tra le risorse che in epoca romana portarono al fiorire delle regioni affacciate sull'alto Adriatico un posto rilevante fu senza dubbio occupato da un lato dalla lavorazione e dal commercio dei prodotto agricoli, dall'altro dallo sfruttamento di quanto metteva a disposizione un mare facilmente accessibile e sicuramente pescoso. Gli Atti del Convegno tenutosi nel 2007, a conclusione di un triennio di ricerche finanziate dall'Università di Padova, si propongono di fare il punto su due di tali aspetti economici, la produzione olearia e quella del pesce conservato o trasformato in salse, aspetti indagati secondo un persorso che, partendo dalla vocazione del territorio, ricostruita attraverso le fonti e i dati geografici, ha poi analizzato le testimonianze archeologiche relative alle diverse fasi produttive, testimonianze spesso di difficile lettura o di scarsa conservazione, anche per le vicende di un ambiente che ha subito profonde modificazioni per cause fisiche e antropiche. Si è cercato infine di interpretare quello che sul commercio dicono le anfore, con la loro tipologia, che permette di seguire la rete di diffusione anche lontano dall'Adriatico, con le iscrizioni che vi compaiono, le quali spesso, nel momento in cui sembrano rispondere ad alcune domande, aprono nuovi problemi e nuove prospettive