Fino alla comparsa di questo libro, nel 1983, il termine Wunderkammer, in tutta la sua complessità, era noto soltanto ad una ristretta cerchia di studiosi. Oggi, anche grazie al capolavoro indiscusso di Adalgisa Lugli, è diventato un termine di uso comune, è nata una "moda" che comprende produzioni contemporanee, fino all'ambito degli arredamenti di interni, dell'oreficeria e degli allestimenti nel mondo dello spettacolo.
A 10 anni dalla sua scomparsa dell'autrice, questo catalogo, completamente esaurito anche nella seconda edizione, è pubblicato in una nuova veste, a cura di Martina Mazzotta, e presenta la ricostruzione dei presupposti storici e la reinterpretazione critica della Wunderkammern d'Europa nell'"età della meraviglia". La Wunderkammer associa il gusto della rarità, dell'apprezzamento estetico e della meraviglia, con il bisogno di conoscere i grandi fenomeni della natura, in equilibrio tra l'arte e la scienza: Adalgisa Lugli ne ha riattualizzato l'immagine, dimostrandone la funzione basilare per la nascita del museo moderno: la storia del museo nasce infatti nella "camera delle meraviglie" dove lo studioso accumula materiali da analizzare e catalogare a suo agio. Il volume è ricco di illustrazioni che spiegano i saggi, frutto di studi approfonditi e per questo ricchi di spunti interessanti, divisi nei quattro capitoli Cabinets di reliquie e di curiosità, La collezione degli studioli, I musei come teatri di memoria, L'altra natura. In quest'ultimo si approfondisce la nozione di meraviglia che caratterizza l'intero volume, La nuova edizione del catalogo vede l'aggiunta di nuove immagini, un bibliografia aggiornata e un'introduzione di Roland Recht.