Mostra in occasione del 3° centenario della morte dell'artista. Istituto Nazionale per la Grafica, Roma (Palazzo Fontana di Trevi). Promossa da: Pontificia Università Gregoriana, Istituto Storico Austriaco a Roma, Bibliotheca Hertziana (Istituto Max Planck per la Storia dell'Arte), Istituto Nazionale per la Grafica. Con il sussidio di: Provincia Autonoma di Trento e del Comitato Nazionale per il Terzo Centenario della morte di Andrea Pozzo 1709- 2009 (Catalogo Artemide, Roma).
L'arte della prospettiva - praticata da Pozzo e divulgata attraverso il suo trattato - rappresenta il tema dominante della mostra. La tecnica prospettica è valutata anche sullo sfondo delle conquiste compiute nel XVII secolo nel campo delle 'matematiche miste'. Gli occhi del visitatore saranno a questo punto pronti a focalizzare la loro attenzione sui capolavori romani di Pozzo: la spettacolare cappella di Sant'Ignazio nella chiesa del Gesù, la sorprendente cupola finta nella chiesa di Sant'Ignazio e le strabilianti visioni illusionistiche affrescate sulle volte dello stesso edificio. La rassegna comprende oltre 160 oggetti: bozzetti in pittura e scultura, disegni, incisioni e libri. Ci sarà inoltre una straordinaria serie di strumenti matematici e di disegno, vero e proprio 'laboratorio di prospettiva pratica' del Seicento.
Nel percorso della mostra, un forte impatto visivo viene dato, inoltre, dal modello ligneo originale eseguito da Pozzo per l'altare di San Luigi Gonzaga nella chiesa di S. Ignazio. A testimonianza delle creazioni effimere, punto culminante dell'inventiva geniale dell'artista, vengono esposti alcuni raffinati disegni conservati agli Uffizi. Raffigurano apparati scenografici per le 'Quarantore', ossia veri e propri teatri sacri allestiti nelle chiese dei gesuiti, durante il carnevale e la settimana santa, destinati alla esposizione del SS. Sacramento. La spettacolarità di tali macchine effimere fornisce di conseguenza a Pozzo lo spunto per l'invenzione di architetture reali, ma intese sempre come palcoscenico a quinte di forte effetto visivo. Un cospicuo gruppo di disegni inediti (collezione privata) attribuibili ad un allievo e stretto collaboratore, permette di sondare anche la dimensione didattica fondamentale per valutare l'influenza dell'artista nella produzione architettonica del tempo.