La prima monografia completa in italiano dedicata all'attività trentennale di Michele De Lucchi, architetto e designer, tra gli esponenti di massimo rilievo internazionale della sua generazione. De Lucchi (Ferrara 1951), è stato uno dei protagonisti dell'architettura radicale, nonché di Cavart, Alchimia e Memphis. Ha disegnato oggetti industriali per le più conosciute aziende del settore come Artemide, Kartell, Matsuhita, Mauser, Poltrona Frau, Olivetti. Ha realizzato edifici ed interni per committenti quali Deutsche Bank, Deutsche Bundesbahn, Enel, Poste Italiane, Telecom Italia. Nel 1990 ha fondato Produzione Privata, impresa para-artigianale nel cui ambito realizza prototipi di artefatti industriali in piccola serie sperimentando un costante dialogo con la tradizione delle botteghe e dei saperi artigianali italiani. È professore ordinario all'università Iuav di Venezia. Il volume approfondisce le opere e le riflessioni su temi come l'evoluzione dell'ambiente antropico di lavoro e, più in generale, degli artefatti che compongono l'articolato paesaggio nelle società avanzate Introdotta da un saggio che inquadra la poliedrica attività del progettista -dagli esordi d'artista agli inizi degli anni settanta al recente 'design dei servizi'-, la monografia propone un'ampia rassegna di schede sui maggiori interventi. Chiudono il libro il regesto completo delle opere, la bibliografia critica e una selezione degli scritti.
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