Nipote di Simon Vouet, educato alla scuola classicista di Charles Le Brun, dopo un periodo di formazione a Roma dal 1671, Louis Dorigny nel 1678 si stabilì a Venezia dove intraprese un'importante attività nel campo della decorazione murale diventando uno dei pittori prediletti della nobiltà. Fu tuttavia a Verona, dove giunse nel 1686 rimanendovi fino alla morte, che trovò l'ambiente più consono alla sua pittura. Il fulcro della rassegna è rappresentato dal ciclo di tele di grandi dimensioni e forte impatto scenografico delle lunette eseguite nel 1701 per la Cappella dei Notai nel Palazzo del Comune. Ad esse si affiancano le tele di un ciclo originariamente dipinto per Palazzo Leoni Montanari a Vicenza e il ciclo di sette Storie di san Stanislao già in San Sebastiano, ma soprattutto tele da quadreria privata di soggetto mitologico o allegorico.