La mostra propone un confronto pressoché inedito, esponendo oltre sessanta disegni di Leonardo e di Michelangelo: quelli di Leonardo provengono dalla collezione della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, quelli di Michelangelo dalla Fondazione Casa Buonarroti di Firenze. L'esposizione nasce infatti dalla collaborazione attiva da tempo tra la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, depositaria di uno sterminato patrimonio grafico leonardesco e la Fondazione Casa Buonarroti di Firenze, che conserva circa duecento disegni di Michelangelo, oltre alle numerosissime carte autografe dell'Archivio Buonarroti.
Si tratta di un evento di alta portata scientifica, che parte dai capolavori grafici delle due collezioni, per considerare poi l'attività romana dei due artisti, indagando nel contempo passioni e personali interessi dei Maestri, quali la pratica di cantiere per Michelangelo e l'ottica per Leonardo.
Di Leonardo, nove capolavori documentano l'attività nel campo delle invenzioni meccaniche, dell'arte e dell'architettura militare, dell'idraulica, e nello studio della geometria, del volo degli uccelli e del volo meccanico, offrendo una panoramica esemplificativa del vasto raggio delle sue ricerche. Di particolare significato è la sezione in cui gli studi leonardeschi dall'antico fanno da contraltare a quelli michelangioleschi e quelli di architettura toccano anche un soggetto, la Basilica di San Pietro in Vaticano, poi affrontato da Michelangelo in prima persona.
I disegni di Michelangelo, a cominciare dai capolavori della Collezione della Casa Buonarroti come il celebre Nudo di schiena riferibile alla Battaglia di Cascina, l'enigmatica Cleopatra, la Testa di Leda (forse il più bel volto tra i disegni michelangioleschi), aprono un percorso che attraverso gli studi anatomici e di architettura porta ai due periodi romani dell'artista, rappresentati qui in particolare dagli studi preparatori per la Volta della Cappella Sistina, per il Giudizio finale, per la Cappella Paolina.