Se Fortuny padre è il protagonista della grande mostra al Roverella, Fortuny figlio lo è a villa Badoer. Per questa preziosa sezione della mostra "in casa di Palladio", i curatori Dario Matteoni e Francesca Cagianelli hanno scelto di dare, per esempi, l'idea dell'inventività di Fortuny figlio.
I preziosissimi reperti (in parte mai esposti), concessi dai Civici Musei Veneziani e del Museo di Palazzo Fortuny di Venezia, diventano i protagonisti della mostra di Fratta Polesine.
Se ne ricaverà una precisa idea della eclettica personalità, meglio genialità, di Mariano Fortuny y Madrazo: pittore, scenografo, fotografo, protagonista del beau monde della prima metà del Novecento.
Egli si ispirò al mondo greco e al disegni orientali, agli arazzi medievali e ai dipinti del rinascimento veneziano. Da queste eterogenee fonti trasse motivi originali per le sue stoffe, i suoi costumi teatrali ed i suoi abiti alla moda. Fantasia e maestria si coniugano anche in quelli che oggi definiremmo come "complementi d'arredo", vetri, mobili, lampadari, e che fanno bella mostra di sé all'interno della splendida cornice di Villa Badoer.
Un personaggio che da Venezia estese la sua notorietà in tutto il mondo del tempo, conquistandolo con le sue meravigliose proposte, invenzioni, idee.