La Scuola di Atene non è solo un grande affresco realizzato da Raffaello tra il 1509 e il 1510 in Vaticano, su commissione del grande papa e mecenate Giulio II. La Scuola di Atene è un inno all'uomo e alle sue facoltà mentali, alla sua centralità nell'Universo. L'opera mette in scena i più grandi filosofi e matematici dell'antichità che riflettono o dialogano, immersi in una spettacolare architettura di gusto classicheggiante. Si contano circa 58 personaggi, di alcuni dei quali ancora oggi rimane incerta o misteriosa l'identità.
Oltre all'impressionante architettura, notiamo che alcuni pensatori sono disposti ai piedi di una scala, mentre altri sono raccolti in gruppi in primo piano. Molti parlano e discutono, altri scrivono o disegnano, altri ancora meditano in solitudine. Perché l'artista avrebbe dato ad alcuni personaggi dell'antichità le sembianze degli artisti suoi contemporanei? Per ribadire una sorta di continuità del pensiero e una nuova, orgogliosa autoaffermazione intellettuale? Un viaggio appassionante per indagare, in sintonia con lo sguardo consueto di questa collana, più di un mistero: i segreti di Platone (rappresentato con le sembianze di Leonardo da Vinci), di Aristotele, di Eraclito (con le fattezze di Michelangelo Buonarroti), di Bramante e dello stesso Raffaello, aggiuntosi in autoritratto accanto agli altri.