La mostra si arricchisce intorno al nucleo delle Vedute con alcune opere piranesiane di straordinaria importanza, tra cui veri capolavori che vengono esposti per la prima volta, restaurati per l'occasione; è il caso della grandiosa pianta del complesso di villa Adriana, che segna uno dei punti più alti della fascinazione di Piranesi per il mondo antico, dei disegni degli Uffizi, dell'eccezionale taccuino giovanile di Modena, che per la prima volta lascia i fondi della Biblioteca Estense.
Una sezione è dedicata interamente a Piranesi architetto, la cui attività viene evocata nell'allestimento della mostra che ricorda l'unica realizzazione architettonica piranesiana significativa, la chiesa di S. Maria del Priorato, la piazza monumentale dei Cavalieri di Malta all'Aventino, e l'insieme decorativo del Caffè degli Inglesi di piazza di Spagna.
Con questa iniziativa il cammino del Museo del Corso teso a rappresentare una finestra spalancata per chiunque voglia entrare nel mondo affascinante e multiforme dell'Arte, realizza un significativo passo in avanti, particolarmente rilevante nell'attuale contesto storico, perché contribuisce a far acquisire maggiore consapevolezza di chi siamo e da dove veniamo, ed a riconquistare il legittimo orgoglio di appartenere ad una storia che trova le sue radici nella civiltà latina e cristiana, cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Roma vuole offrire un nuovo doveroso tributo, come fonte inesauribile di ispirazione di un immenso patrimonio di inventiva e di genialità, che ha prodotto nel tempo innumerevoli meraviglie difficilmente eguagliabili.