Mostra à Verona, Palazzo Forti, 13 settembre 2003 - 11 gennaio 2004.
Il Novecento segna, soprattutto nell'arte, un momento di grande rottura e disgregazione. Anziché rappresentare il mondo attraverso le alterne vicende degli stili, i nuovi linguaggi artistici navigano nel mare poco rassicurante di un pensiero che ha perduto i tradizionali riferimenti e che si prepara a penetrare nelle zone inesplorate della psiche e del subconscio. Il Novecento scopre l'ansia, la vertigine dell'anima, l'allucinazione, la disgregazione esistenziale, l'urlo ribelle, l'angoscia della solitudine. Attraverso 150 opere (Bacon, Burri, de Chirico, Dix, Dubuffet, Ensor, Freud, Giacometti, Kokoschka,
Munch, Picasso, Schiele, Van Gogh) il volume è la storia della "creazione ansiosa", la storia del malessere che accompagna la moderna vicenda umana e creativa. Frutto di una lunga indagine, sostenuta da una importante e prestigiosa collaborazione internazionale, la mostra permetterà il confronto di 60 protagonisti dell'arte moderna, di tale portata emozionale da coinvolgere il pubblico nel senso profondo della comune vicenda umana.