Pubblicato in occasione della grande esposizione alla Triennale di Milano, Joe Colombo: l'invenzione del futuro è la prima pubblicazione sull'opera omnia di Joe Colombo. Colombo non fu solo uno dei designer industriali di maggior successo della sua epoca, producendo numerosi classici del design per imprese come Kartell, Zanotta, Stilnovo, Oluce e Alessi, ma fu anche uno dei più importanti visionari degli anni sessanta, che, con i suoi interni e moduli abitativi futuristici, volle anticipare l'"abitare del futuro". Colombo morì nel 1971, a soli 41 anni, al culmine della sua carriera, lasciando comunque un insieme di opere la cui influenza permane fino a oggi.
Otto dettagliati saggi e una panoramica globale delle opere con riproduzioni a colori di schizzi, iconografie, immobili e interni, mostrano in questa pubblicazione come Colombo realizzasse le sue visioni futuristiche di ampia portata in prodotti di design funzionali e di successo a livello mondiale. Interviste con Ettore Sottsass, Gillo Dorfles, Alessandro Mendini, Gae Aulenti e altri contemporanei forniscono altri dettagli personali su uno dei designer più affascinanti degli anni sessanta.
La Triennale di Milano presenta la mostra Joe Colombo. Inventing the future, in collaborazione con il Vitra Design Museum e lo Studio Joe Colombo di Milano.
Televisori inseriti nel soffitto, pareti con minibar incorporati che ruotano, "città nucleari" sotterranee - le idee del designer italiano Joe Colombo sembrano uscite da uno dei primi film di James Bond. Trasudano lo spirito degli sgargianti anni '60. La loro funzionalità e le loro forme appariscenti sono impressionanti. La mostra Joe Colombo. Inventing the future documenta per la prima volta l'intera opera di Joe Colombo in un tour internazionale che toccherà i più importanti musei. Verranno esibiti non solo i modelli originali dei progetti più importanti di Colombo, ma anche documenti e pezzi inediti, tra cui modelli sperimentali, disegni e planimetrie.
Dopo avere studiato all'Accademia di Belle Arti di Brera, nei primi anni '50 Colombo entra a far parte del Movimento di pittura nucleare di Enrico Baj. Poco dopo, all'inizio degli anni '60, rivolge la propria attenzione all'architettura e all'interior design e inizia a lavorare come progettista. Crea "Universale", una delle prime sedie modellate in un unico pezzo di plastica, e arredi dalle forme innovative costruiti con legno laminato, pelle e vimini. Oltre alla ricerca dei materiali, l'opera di Colombo si caratterizza per la flessibilità e la modularità, tratti ben visibili nelle poltrone "Tube Chair" e "Multi Chair" che attraverso mezzi molto semplici si offrono per infiniti usi. L'inventiva di Colombo si esprime anche nella creazione di stand espositivi fieristici per ditte come Hoechst e Rosenthal, oltre che nelle sue numerose creazioni di design che comprendono auto, orologi, attacchi di sci, bicchieri, condizionatori e un servizio da bordo per Alitalia. Tra i clienti di Colombo vi sono varie società di design come Kartell, Zanotta, Stilnovo, O-Luce, Alessi, Rosenthal e molte altre che tuttora producono le sue creazioni. Le ultime opere sono rappresentate da complessi edilizi, unità abitative multifunzionali e interni in cui Colombo persegue il suo scopo, quello di rendere superflui gli arredi convenzionali e di combinarli per produrre una nuova forma di "equipaggiamento" capace di offrire il massimo comfort e la massima funzionalità. L'impressionante opera di Joe Colombo, che morì nel 1971 a soli 41 anni, è il frutto di poco più di un decennio di lavoro caratterizzato da un'ossessiva ricerca di nuove idee e progetti.
La mostra Joe Colombo. Inventing the future presenta le opere di Colombo attraverso quattro sezioni tematiche e cronologiche. La prima è rappresentata dalle prime creazioni artistiche e architettoniche accompagnate da un excursus biografico raccontato attraverso un'ampia collezione di oggetti personali e opere grafiche inedite. La seconda sezione comprende le prime creazioni di design tra cui alcuni capolavori come la poltrona "Elda", la sedia "Universale", alcune lampade e vari arredi. La terza sezione illustra la svolta di Colombo verso una concezione modulare e flessibile dei sistemi abitativi visibile nel contenitore "Combi Center", nel "mobile programmabile" e in molte altre creazioni. L'ultima sezione è dedicata alle ultime opere, principalmente finalizzate alla progettazione di unità abitative multifunzionali e di interi ambienti come Visiona 1 (1969), la "Total Furnishing Unit" e il suo appartamento del 1968. Oltre all'arredo originale del suo appartamento, la mostra ospita una parziale ricostruzione di Visiona 1 corredata da un video che illustra questo spettacolare interno. Grazie ad approfondite ricerche presso lo Studio Joe Colombo, la mostra presenta un'ampia selezione di disegni, planimetrie e altri oggetti inediti oltre a numerosi modelli architettonici e video di interviste a contemporanei di Colombo.