Un punto di vista insolito che privilegia la raffigurazione del contesto urbano al di là delle tecniche esecutive delle opere e della loro datazione. Raffinate vedute incise o dipinte dai maggiori artisti italiani e stranieri, alcune mai esposte in Italia: Lorrain, Panini, Van Wittel, Hackert, Canaletto, Bellotto ma anche Corot e Turner. Il catalogo raccoglie importanti saggi, tra cui quello di Chiara Frugoni sui Mirabilia e l'immagine di Roma nel Medioevo e quelli di altri insigni studiosi sulla topografia e l'influsso esercitato dalla Città Eterna sulla cultura, non solo artistica, europea. La mostra ripercorre i momenti di una tradizione cartografica e vedutistica di portata eccezionale, dedicata all'Urbe nel corso di tre secoli, una produzione in cui spiccano raffinate vedute incise o dipinte di artisti italiani e stranieri. Come, ad esempio, il Panorama dal Pincio (1687) di Israel Silvestre e quello di un secolo più tardo di Louis-François Cassas. Il catalogo della mostra si apre con un ampio testo introduttivo del curatore Cesare de Seta, e comprende saggi di Yves Bonnefoy, Chiara Frugoni, Franco Marenco, Marc Fumaroli, Roberto Venuti, Mario Bevilacqua ed un analitico apparato di schede bio-bibliografiche per ciascuna opera presente in mostra a cura di Paola Carla Verde.