Claudia Cieri Via è stata la prima titolare in una università italiana dell'insegnamento di Iconografia e Iconologia. Di quella tradizione la studiosa ha da subito seguito tutti i successivi sviluppi critici, volti a mettere in discussione il fondamento storicista dell'iconologia panofskiana. Le sue ricerche hanno sempre registrato un continuo aggiornamento sull'influenza che altre discipline, come la semiotica, l'antropologia e le neuroscienze, hanno esercitato sulla storia dell'arte. Per questa ragione una raccolta di saggi in suo onore non poteva che avere come titolo Iconologie: in una sola parola, discorsi sull'immagine e sull'arte. Numerosissimi sono stati i saggi di Claudia Cieri Via dedicati ai temi più disparati, da quelli su Andrea Mantegna a quelli sul collezionismo, fino alla ricerche sulla fortuna figurativa della Gerusalemme liberata o, ancora, sulla fotografia come strumento di documentazione e di critica d'arte. L'indice di questo volume, che raccoglie saggi dei suoi allievi e dei suoi colleghi e amici, tanto italiani quanto stranieri, divisi in cinque sezioni tematiche (dagli affondi sulla tradizione critica warburghiana fino alle ricerche di carattere squisitamente iconografico) rispecchia solo in parte tanta ampiezza di interessi.