Il peso della questione energetica ha riportato l'attenzione agli studi sull'edificio passivo e alla ricerca di soluzioni costruttive in grado di soddisfare i requisiti di comfort ambientale e di qualità dell'aria interna, limitando i consumi e il ricorso agli impianti di riscaldamento e condizionamento. L'argomento attiene particolarmente il campo della Fisica Tecnica Ambientale e del Restauro. Garantire condizioni microclimatiche accettabili per gli occupanti, ripristinando e riattivando i sistemi di ventilazione naturale presenti negli edifici storici, significa favorire la conservazione e la tutela delle strutture, riducendo i consumi di energia legati alla climatizzazione e alla ventilazione meccanica degli ambienti. Alcune strutture architettoniche all'interno di edifici storici sono spesso interpretate come sistemi di raffrescamento. Le antiche tecniche di ventilazione naturale negli edifici storici sono interessanti e affascinanti, peraltro convincenti per la loro semplicità. Il problema è la conoscenza del reale funzionamento di questi sistemi nel corso del passato e al presente. Lo studio qui di seguito affrontato riguarda i sistemi di raffrescamento passivi nell'edilizia storica monumentale tra il Cinquecento e il Settecento, in particolare palazzo Pitti a Firenze e palazzo Marchese a Palermo. Dallo studio storico si ottengono le informazioni basilari per la definizione di modelli fisici e in scala che vengono studiati per mezzo della simulazione numerica e con campagne di misure realizzate in galleria del vento.