La monografia è dedicata al pittore padovano Guariento di Arpo, attivo fra il 1330 e il 1370 circa, primo pittore di corte della Valpadana del XVI secolo.
Ingaggiato a più riprese dai signori di Padova nonché dalla comunità degli Eremitani della città, Guariento ha prestato il suo servizio anche a Bolzano e a Venezia, realizando importanti cicli ad affresco e tavole dipinte.
Il suo ruolo artistico, in passato sottovalutato anche a causa della distruzione di alcune sue opere importanti, viene debitamente ripensato in questo studio: dopo aver passato in rassegna la fortuna critica sul pittore, l'autrice ne ripercorre la parabola stilistica, che si dispiega fra naturalismo giottesco e preziosismi gotici di matrice veneziana e d'oltralpe, ricontestualizzandola nel vivace clima culturale della regione. Una particolare attenzione è destinata agli elementi decorativi, che non solo hanno permesso di
mettere in luce precise pratiche di bottega, ma anche di proporre la ricostruzione di alcune opere.
Segue un capitolo dedicato alla committenza, che passa in rassegna i grandi cicli ad affresco prodotti per i Carraresi, per i Botsch di Bolzano, per gli Eremitani di Padova e per i Dogi veneziani, mentre l'ultimo capitolo è riservato alla produzione su tavola, per cui vengono avanzate proposte interpretative nuove, suffragate dallo studio dei documenti d'archivio. Compeltano il volume apparati documentari.