Nell'opera sono compresi un catalogo dei monumenti per spettacoli ripartiti per regiones augustee, comprese le province Sicilia, Sardinia, Alpes Cottiae, con schede per la maggior parte seguite da commento e integrato con saggi di P. Basso, Gli edifici di spettacolo nella città medievale; J. Bonetto, Gli edifici per spettacolo e la viabilità nelle città dell'Italia romana; M. Nardelli, «Natura loci» e «aedificatio». Il rapporto tra edifici per spettacoli e ambiente; G. Tosi, Profilo storico e tipologico delle strutture ludiche in Roma. La carpenteria negli edifici per spettacoli. Il Foro e i «munera gladiatoria» nel «De Architectura» di Vitruvio. La tipologia del Teatro-Tempio: un problema aperto. Il ruolo delle «basilicae» e della «porticus post scaenam». Gli edifici per spettacoli nelle residenze private. Il significato storico delle naumachie; P. Zanovello, Il ruolo storico dei circhi e degli stadi; e aggiornamenti di G. Alvino, Nota sulla ubicazione dell'anfiteatro di «Reate»-Rieti (regio IV Samnium); S. Bonomi, Nota sull'anfiteatro di «Atria»-Adria (regio X Venetia et Histria); L. Baccelle Scudeler, Gp. De Vecchi, Caratteristiche tessiturali e composizionali dell'«opus caementicium» nell'anfiteatro romano di Padova. Per il ruolo religioso, politico, sociale oltre che ludico, che ludi e munera ebbero nel mondo romano, sono state catalogate in un quadro unitario tutte le classi di monumenti o strutture per spettacoli (amphiteatrum, theatrum, odeum, circus, stadium, campus, ludus) comunque attestati: da fonti letterarie, epigrafiche, antiquarie, oltre che archeologiche. In questo ambito è stato dato un ruolo paritetico sia alle strutture ludiche edificate in forma monumentale sia a quelle allestite temporaneamente in carpenteria, tutte presentate in successione cronologica. Ne emerge l'importanza particolare di Roma, dove le due tecniche edilizie coesistono fino ad età imperiale inoltrata e dove, per la ricchezza della tradizione storico-letteraria, è riconoscibile il nascere e il formarsi delle singole tipologie da una comune matrice lignea e la loro diversificazione correlata ai molteplici tipi di spettacoli: infatti la celebrazione dei ludi includeva di frequente, scaglionata in più giorni, l'intera gamma dei giuochi, dai circensi agli anfiteatrali (munera e venationes), dagli scenici agli atletici e alle rarissime naumachie.