Nel panorama degli studi ottocenteschi quelli sulla scultura soffrono di un indubbio ritardo reso clamorosamente evidente dall'assenza di monografie moderne sui maestri fondamentali della nostra scultura di quel secolo. La pubblicazione di questa monografia su uno dei protagonisti della scultura ottocentesca italiana viene dunque a colmare un vuoto oggettivo.
Giovanni Duprè (Siena 1817 - Firenze 1882) fu uno scultore prolifico ma discontinuo. Dapprima si avvicinò al naturalismo di Bartolini con l'Abele morente (1842), che fece scandalo per il suo verismo nell'ambiente accademico fiorentino. Realizzò gruppi di severo gusto purista e monumenti tipici dello storicismo celebrativo. Tra le sue opere più importanti, la Pietà (1862-63), e il monumento a Cavour, del 1866-73.
Lo studio dell'opera di Duprè condotto da Ettore Spalletti è illustrato da una apposita campagna fotografica di eccezionale rilievo, realizzata da David Finn.
In apparato, una approfondita bibliografia