Il volume, che accompagna la retrospettiva che la città di Lugano dedica al pittore espressionista austriaco Egon Schiele (1890-1918), offre una panoramica esaustiva sulla produzione artistica di questo grande protagonista della storia della pittura moderna.
La monografia, che segue il percorso cronologico della mostra, indaga tutti i momenti salienti della breve carriera artistica di Schiele attraverso una quarantina di dipinti e altrettante opere su carta realizzati tra il 1907 e il 1918 e provenienti da prestigiose collezioni private e da musei di tutto il mondo: opere di straordinaria forza e impatto emotivo che illustrano l'evoluzione stilistica e specifici momenti iconografici della sua parabola creativa.
Il volume - che comprende i saggi di Rudy Chiappini (direttore del Museo d'Arte Moderna di Lugano), Patrick Werkner, Jane Kallir, Achille Bonito Oliva, Kimberly Smith e Annette Vogel - documenta l'importanza di Schiele nell'arte del XX secolo, il primo periodo viennese e il contesto artistico, culturale e sociale tra '800 e '900, il ruolo del ritratto e del nudo nell'opera dell'artista, i paesaggi e l'opera su carta.
Seguono il catalogo delle opere esposte la biografia, l'elenco delle esposizioni personali e collettive e la bibliografia.
Nato nel 1890 in Austria, Egon Schiele nel 1906 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Vienna dove, nel 1907, conosce Gustav Klimt che lo spinge a migliorare la tecnica del segno e del contorno. Schiele, che considera Klimt suo padre spirituale, sviluppa uno stile del tutto personale e nel 1909 lascia l'Accademia per fondare, con altri artisti, il Neukunstgruppe.
Accusato nel 1912 di aver sedotto una minorenne, viene arrestato e detenuto per tre giorni; la dichiarata convivenza con la modella Wally Neuzil e i suoi dipinti e disegni ritenuti pornografici mantennero l'artista sempre ai margini dalla società tradizionale austriaca. Nel 1915 sposa Edith Harms ma, quattro giorni dopo il matrimonio, viene costretto ad arruolarsi e inviato a Praga. Torna a Vienna nel luglio dello stesso anno. Grande rappresentante dell'espressionismo austriaco e uno dei più brillanti disegnatori di tutti i tempi, Schiele porta a livelli drammatici l'erotismo moderato di Klimt; vissuto in miseria per gran parte della sua vita, nel 1918, sei mesi prima della morte, una grande retrospettiva, organizzata nell'ambito della Secessione Viennese, rivaluta l'originalità e l'incisività della sua opera, consacrandolo al successo. Nell'autunno dello stesso anno la giovane moglie incinta muore di febbre spagnola; tre giorni dopo, il 31 ottobre 1918, contagiato dalla stessa malattia, Schiele muore a soli 28 anni.