Carlo Ceresa (1609-1679), uno dei più illustri pittori bergamaschi del XVII secolo, è il protagonista di questo volume, edito in occasione di un'importante retrospettiva ospitata nella sua città natale.
Sopravvissuto all'ondata di peste del 1630, Ceresa inizia una prolifica attività come pittore di pale d'altare, distinguendosi al contempo per le abilità di ritrattista. Attraverso novanta opere scelte tra quelle più rappresentative del suo catalogo, il volume ripercorre così la sua attività, dagli esordi giovanili alla maturità, fino alla vecchiaia. L'estrema cura esecutiva delle sue opere e la qualità dello stile, oltre alla capillare diffusione delle sue opere nel territorio della rovincia, lo qualificano - insieme al conterráneo Evaristo Baschenis - come uno dei migliori esponenti della pittura lombarda del Seicento: i saggi accolti nel volume tracciano con completezza la figura di questo pittore che, nella scelta poetica di forte ispirazione realista, si discosta dalla grande pittura barocca del tempo.
Il volume è corredato da un regesto documentario, da una biografia dell'artista e da apparati bibliografici.