Un omaggio all'opera fotografica del leggendario scultore rumeno Constantin Brancusi (1876-1957). La monografia, che accompagna l'esposizione veneziana, propone un'affascinante selezione di fotografie scattate da Brancusi nel suo atelier e appartenenti alle collezioni del Centre Pompidou di Parigi, dalle quali è possibile cogliere la poetica del grande maestro vista attraverso gli occhi dell'artista stesso.
Come scrive Paola Mola "Brancusi ha usato la fotografia come documento, registrazione e ricordo. Se ne è servito per mostrare la scultura fuori dallo studio, con un controllo esatto della sua ricezione, su riviste, cataloghi e pubblicazioni d'avanguardia. Ma accanto, e insieme a tutto questo, Brancusi ha fatto soprattutto opera di Fotografia, parallela a quella di Scultura e negli ultimi decenni persino prevalente...Brancusi è sciamano e trasformatore, e non solo del marmo in forme capaci di prendere il volo, ma dell'intera Scultura nella materia volatile della Fotografia.