Sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il Patrocinio della Regione Toscana, dall'8 luglio al 12 novembre 2006, le sale del Castello Pasquini di Castiglioncello ospiteranno la mostra "Boldini, Helleu, Sem. Protagonisti e miti della Belle Epoque".
L'iniziativa, che il Comune di Rosignano Marittimo promuoverà attraverso il Centro per l'Arte "Diego Martelli"- Archivi dell'800 e del '900 e con la consueta collaborazione della Galleria d'arte moderna di Firenze, rappresenta un nuovo appuntamento espositivo finalizzato ad indagare aspetti ancora inesplorati delle significative relazioni presenti nella ricerca artistica italiana e francese tra Ottocento e Novecento.
Curata da Francesca Dini, la mostra propone un quadro sfaccettato, vivace e puntuale, dei complessi rapporti tra arte, letteratura e costume che contraddistinsero la temperie culturale della Belle Epoque, a partire da un punto d'osservazione inedito, ovvero l'amicizia tra Boldini, Helleu e Sem, brillanti protagonisti della vita culturale parigina di fine secolo.
Tra i pittori italiani che condivisero le ricerche macchiaiole, dalla fase sperimentale alla prima maturità, e che decisero successivamente di stabilirsi a Parigi, Giovanni Boldini fu senz'altro l'artista che ottenne il più alto consenso da parte della società internazionale del tempo. Il percorso espositivo prende avvio dagli spunti che la frenesia metropolitana e la mondanità civettuola della ville lumière offrirono al maestro italiano per arrivare a delineare l'originale alchimia della sua pittura e documentare come essa attinse significativamente sia dal sentimento di eleganza di Helleu, che dall'istinto alla caricatura di Sem.
Il nome di Helleu evoca tutta l'eleganza della Belle Epoque. Non a caso Marcel Proust si ispirò a lui per il personaggio di Eltsir ne "La Recherche du temps perdu". D'altra parte l'amicizia con Claude Monet testimonia la sua condivisione delle più avanzate ricerche impressioniste. Le numerose opere, eccezionalmente raccolte in mostra con la preziosa collaborazione dell'associazione "Les amis de Paul Cesar Helleu" presieduta da Paulette Howard-Johnston, consentiranno di indagare per la prima volta la sua interessante vicenda artistica, dalla formazione sino agli esiti più intimi e familiari degli ultimi anni.
La mostra avvicina per la prima volta le diverse vicende pittoriche di Boldini ed Helleu (Sem svolse esclusivamente l'attività di caricaturista), vicende che, a dispetto della diversa età (Boldini era più anziano di 17 anni) e delle diverse origini e formazioni, si intrecceranno per un lungo tratto nell'ambiente culturale che gravitava intorno al Conte Robert de Montesquiou, fine esteta ed "arbiter elegantiae" dell'epoca.
I primi appuntamenti espositivi promossi attraverso il Centro Martelli hanno permesso di approfondire i legami della pittura dei Macchiaioli con i luoghi della Toscana, mentre le ultime mostre (quella dedicata a Zandomeneghi nel 2004 e l'altra dedicata a Courbet e Fattori nel 2005) hanno privilegiato la ricerca sui rapporti tra la pittura italiana e la contemporanea arte europea. L'attuale progetto si inserisce in quest'ultima prospettiva ed offrirà, come di consueto, l'opportunità di ammirare una selezione di opere sceltissime alcune inedite ed altre non più esposte da decine di anni.
Castiglioncello (Livorno), Castello Pasquín
8 luglio - 12 novembre 2006