Questa nuova monografia dedicata a Bernardino Luini vuole riscrivere buona parte della vita e della carriera dell'artista lombardo. L'attività del pittore si svolge, partendo da modelli leonardeschi, in continua relazione e dialogo con i coetanei Gaudenzio Ferrari, Cristoforo Solari e Giovan Angelo del Maino. Vengono qui proposte nuove attribuzioni e tolte dal catalogo dell'artista numerose opere che non hanno trovato riscontro nelle fonti documentarie. Con la ricomposizione dell'intera sua opera, Bernardino Luini si rivela essere uno dei più importanti e apprezzati pittori di Milano, almeno, nel decennio tra il 1516 e il 1525. Luini ebbe tra i committenti la più alta aristocrazia cittadina filo-francese. Con la presa del potere sul ducato di Milano da parte di Carlo V e le successive epurazioni condotte dagli spagnoli venne a mancare a Luini la maggior parte della committenza, e l'artista stesso cadde, quindi, in una sorta di oblio. Capolavori indiscussi del genio di Luini sono oggi conservati nei principali musei del mondo tra i quali si possono citare il Musée du Louvre (Adorazione dei Magi), la National Gallery of Art di Washington (Procri invoca Diana, Procri trafitta, Cefalo e Pan presso il tempio dell'Innocenza) e il Kunsthistorisches Museum di Vienna (Salomè riceve la testa del Battista). La Lombardia ospita il maggior numero di opere del maestro come nel duomo di Como, nel Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno, la chiesa di San Magno a Legnano e la parrocchiale di Maggianico (Lecco).
Milano vanta il possesso, nella chiesa di San Maurizio al monastero Maggiore, di uno dei cicli di affreschi cinquecenteschi più completi. L'attività artistica di Luini si svolse anche fuori dai confini italiani e nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Lugano si trova il celebre affresco con la Crocifissione.