volume è il catalogo di una grande mostra che l'Umbria dedica, a settecento anni dalla morte, ad Arnolfo di Cambio, figura poliedrica e complessa dell'arte italiana del Duecento.
Apprendista nella bottega di Nicola Pisano, Arnolfo lavora a Perugia e a Orvieto, per poi trascorrere un lungo periodo a Roma, interrotto da significativi soggiorni fiorentini.
Scultore affermato, rivela anche le doti di grande architetto, capace di restituire dignità a quest'arte dopo i presunti secoli bui dell'alto medioevo.
Il volume documenta le preziose e rare testimonianze dell'attività arnolfiana in Umbria, con particolare attenzione a Perugia, dove è stata eccezionalmente ricomposta per l'occasione la Fonte degli Assetati, opera monumentale eseguita nel 1278 per la città, e a Orvieto, dove è conservato il monumento funebre per il Cardinale De Braye.
I saggi del volume, accompagnati da puntuali confronti con alcune opere pittoriche dei maggiori artisti del tempo, quali Cimabue, Duccio da Buoninsegna e Giotto, permettono di gettare luce non solo sulla figura di Arnolfo ma anche sul contesto artistico e storico della civiltà umbra tra XIII e XIV secolo.
Vittoria Garibaldi: soprintendente per i Beni Artistici dell'Umbria, direttore della Galleria Nazionale dell'Umbria, membro della Commissione permanente per la Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco, Vittoria Garibladi ha curato importanti mostre ed è autrice di innumerevoli pubblicazioni.
Per Silvana Editoriale ha curato il catalogo della mostra "Perugino, il divin pittore", evento espositivo del 2004, la monografia sullo stesso pittore.
Bruno Toscano: ordinario di Storia dell'Arte Moderna all'Università di Roma, è insigne studioso della cultura figurativa nell'Italia centrale tra Quattrocento e Seicento. Numerosissimi i suoi contributi nelle discipline della Storia della critica d'arte e dell'Arte contemporanea.