Scultore di grande successo negli anni sessanta e all'inizio dei settanta, Alik Cavaliere sceglie in seguito un'operatività ostile al sistema codificato della cultura e unaconsapevolezza del suo tempo che lo rende indifferente alle richieste e ai richiami del mercato. Artista ribelle a ogni prefabbricazione schematica dei linguaggi, egli è oggi fra i pochi che hanno la "fortuna" di non essere facilmente collocabile in questa o inquella tendenza, inquesta o in quella poetica.