Agenore Fabbri (1911 - 1998), pittore e scultore toscano, si forma frequentando l'Accademia di Firenze e il celebre caffè "Giubbe Rosse", luogo di ritrovo di giovani intellettuali tra i quali figurano anche Eugenio Montale e Carlo Bo. Nel 1935 stringe una significativa amicizia con Arturo Martini e soprattutto con Lucio Fontana, destinato a influenzare profondamente la sua arte. Le celebri sculture in ceramica e in terracotta e i quadri polimaterici di Fabbri sviluppano spesso temi comuni a quelli di Fontana, arricchiti però anche da altre suggestioni, provenienti da un lato dall'arte di Marino Marini, Giacomo Manzù e Aligi Sassu, dall'altro dalle sperimentazioni del Gruppo Cobra, di Wilfredo Lam e di Roberto Matta.
Il libro presenta una ricca antologia delle opere di Agenore Fabbri: la sua attività di scultore è documentata da terrecotte, ceramiche e bronzi emblematici di tutti i suoi diversi periodi, dagli anni Quaranta agli anni Novanta. L'attività di pittore, invece, è documentata da due diverse selezioni di lavori che possono essere definiti "infomali", una relativa agli anni compresi tra il 1950 e il 1966 e una agli anni compresi tra il 1982 e il 1997