Il volume che accompagna la prima mostra internazionale mai realizzata in Europa dedicata all'arte di corte della Persia del Cinquecento documenta la straordinaria produzione artistica che si è sviluppata in Persia nel XVI secolo, durante la dinastia safavide degli Shah Ismai'l e Tamasp.
Attraverso una selezione di straordinarie opere d'arte tappeti, libri miniati e miniature, legature, stoffe, ceramiche, armi, oggetti d'avorio, gioielli e oreficerie provenienti da importanti collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, il volume ripercorre i temi fondanti e l'evoluzione dell'arte di corte nella Persia dei primi 75 anni del Cinquecento.
Il primo periodo di quest'arte di corte si sviluppa durante il regno dello Shah Isma'il (1501-1524) che per la prima volta riunifica la Persia dopo l'invasione araba del VII secolo. L'emergente identità nazionale e religiosa (sciita) si riflette nello sviluppo di uno stile artistico diverso e definito, che giunge al suo massimo splendore con il regno del figlio Tahmasp (1524-1576). Artisti, poeti e letterati danno vita a una rinascita culturale, a un'epoca d'oro in cui la produzione artistica raggiunge livelli di ineguagliata raffinatezza. In questo nuovo contesto sociale e culturale si sviluppa lo stile safavide che eredita e reinterpreta la tradizione artistica timuride (dei discendenti del turco Tamerlano) e turcomanna.
Le opere, realizzate per i sovrani, sono la rappresentazione dello spirito di un popolo: esprimono una visione cosmica, metafisica, mistica. Tra i numerosi capolavori spiccano il celebre Tappeto di caccia del Museo Poldi Pezzoli di Milano (uno dei pochi tappeti firmati e datati, considerato tra più importanti al mondo), affiancato da importanti opere dell'arte safavide quali gli splendidi testi miniati e avori provenienti dai musei di Teheran finora mai visti in Occidente.
Curato da Sheila Canby del Dipartimento di Arti Islamiche del British Museum di Londra, Jon Thompson, direttore del Dipartimento delle Arti Orientali dell'Ashmolean Museum of Art di Oxford, con la collaborazione di John Eskenazy, grande conoscitore dell'arte orientale, gallerista ed editore, il volume rappresenta un importante contributo critico sull'arte e la cultura persiana, scritto da alcuni dei massimi esperti del settore e illustrato da un ricco repertorio di immagini a colori