Ricerca, sperimentazione didattica. Il volume è in B/N e a colori. Il volume presenta 40 Tesi di Laurea in restauro discusse nelle Sessioni di Laurea degli anni Accademici dal 2000 al 2006, dall' inizio dell'attività della facoltà di Architettura " L.Quaroni " dell'università di Roma La Sapienza. L'intenzione di questo volume infine, stabilisce nuove relazioni e contatti fra restauro e progettazione
Commento Autore/i:
Presentazione Il libro è una raccolta ragionata di lavori degli studenti che Tancredi Carunchio ha seguito con passione nelle sue varie esperienze didattiche a Bari e a Roma. I lavori degli studenti sono stati ordinati secondo criteri che tengono conto sia dell'approccio metodologico sia del loro carattere architettonico e del loro inserimento in un contesto particolare, sia del tipo di intervento, sia della condizione di intervento. Tra le tante questioni a mio avviso ne emergono tre: la particolare declinazione della complessità nel progetto e negli interventi di restauro architettonico; l'inserimento del nuovo e nell'esistente, il problema dell' insegnamento. La particolare complessità del progetto di restauro architettonico nasce dalle molteplici competenze che il progettista deve avere e saper gestire. Vi è poi la sfida della sostenibilità cioè la necessità di inserire in modo organico tutti quegli apparati e quelle strategie per l'utilizzazione delle energie rinnovabili. A tutto ciò, nel progetto di restauro architettonico, si aggiunge da una parte il confronto con un manufatto preesistente che possiede un suo carattere, dall'altra l'applicazione di quelle che Carunchio chiama le tecniche del restauro. Nel libro sono espressi in modo chiaro e con particolare puntiglio il metodo di approccio e l'uso di queste tecniche, il ruolo del momento conoscitivo del rilievo, dell' analisi del degrado, il ruolo del consolidamento ma anche il richiamo a considerare ' ogni organismo architettonico' e quindi ogni singolo progetto un ' caso a parte'. Progettare in architettura vuol dire trasformare e progettare il restauro, vuol dire progettare la trasformazione del manufatto oggetto dell' intervento. E' necessaria una continua sperimentazione sul campo che parta dal rifiuto del mimetismo accettando anche la compresenza di qualità spaziali diverse ed affidando anche a l contrasto la capacità di esaltarle. E' un problema che investe la preparazione dei protagonisti impegnati in questo tipo di progetto e di opere: la committenza, il progettista, l'imprenditoria. Il problema dunque è quello di acquisire strumenti, maturare le complessità insite nel progetto architettonico e soprattutto in quello del restauro. Per entrambi vale poi una considerazione: nei laboratori dei corsi curricoli è possibile simulare solo in piccola parte ciò che avviene in un reale progetto professionale. Ciò che è necessario offrire è un metodo, un primo approccio all' esperienza progettuale e soprattutto cominciare a far capire criticamente le connessioni tra i diversi saperi disciplinari che concorrono al progetto di restauro. Marcello Pazzaglini