Le condizioni a contorno del patrimonio storico ed artistico cittadino sono andate rapidamente mutando a partire dagli anni della Rivoluzione Industriale. Il rapido evolversi delle condizioni microclimatiche e l'ingente apporto di sostanze inquinanti nell'atmosfera ha accelerato i processi di degrado dei materiali costituenti i manufatti esposti all'aperto e ha reso necessari, soprattutto nell'ultimo ventennio, numerosi ed impegnativi interventi conservativi per preservare l'integrità estetica e materica del patrimonio architettonico e monumentale.
A distanza di pochi anni molti manufatti restaurati ripresentano i primi sintomi di processi di degrado attivi e gli enti preposti alla tutela nonchè le amministrazioni comunali esprimono sempre di più l'esigenza di coordinare e programmare interventi di manutenzione mirati e continuativi.
Le figure professionali legate al settore della conservazione dei beni culturali hanno dunque iniziato a muovere i primi passi per approfondire le conoscenze riguardanti i meccanismi e le cinetiche del degrado dei materiali, la durabilità dei materiali impiegati per la protezione delle superfici dei manufatti, le metodologie scientifiche per il monitoraggio in situ dello 'stato di salute' dei monumenti. Tali strumenti conoscitivi sono determinanti ed indispensabili per una corretta pianificazione, sia da un punto di vista conservativo che economico, delle attività di manutenzione ordinaria dei manufatti.