L'ultima opera realizzata da Antonio Canova è rappresentata dai bassorilievi che l'artista aveva ideato per il maestoso Tempio da lui progettato per la sua città natale, a Possagno, compendio della sua attività artistica.
I rilievi in gesso, ispirati a episodi dell'Antico e del Nuovo Testamento, erano stati inviati dall'artista nel 1822 all'Accademia di Venezia, affinché i migliori allievi scultori dell'istituto provvedessero alla loro traduzione in marmo.
La morte, sopraggiunta il 13 ottobre dello stesso anno, impedí a Canova di portare a compimento il progetto e questi modelli, realizzati per primi dallo stampo in terra cruda, caddero nell'oblio.
Il recente, esemplare, restauro condotto sui sei rilievi superstiti - uno è andato perduto - ha permesso il pieno recupero di questa pregevole testimonianza della attività finale dello scultore. Il volume, prima monografia dedicata a questo argomento, si configura pertanto come un tassello essenziale per
la comprensione dell'artista.
Le approfondite ricerche condotte sui pezzi hanno fatto luce sull'interesse di Canova per i temi biblici e cristiani, sugli studi da lui effettuati nei confronti dei "Primitivi" e sul suo rapportarsi con il Medioevo e il primo Rinascimento.
Il volume, accanto ai saggi storico-artistici, e alle schede dei gessi e dei relativi disegni originali, accoglie le trascrizioni dei documenti e delle epistole di Canova riguardanti la realizzazione delle metope, nonché un testo dedicato al delicato intervento di restauro.
Il volume è completato da apparati bibliografici.