'Bellotto e Canaletto. Lo stupore e la luce', mostra a cura di Bozena Anna Kowalczyk, porta cento opere tra dipinti, disegni e incisioni - un terzo delle quali mai esposte prima in Italia - alle Gallerie d'Italia a Milano.
Il progetto espositivo è dedicato al genio pittorico e all'intelligenza creativa di due artisti di spicco del Settecento europeo: Antonio Canal, detto 'il Canaletto', e suo nipote Bernardo Bellotto, infatti, seppero trasformare il Vedutismo veneziano da genere peculiare a corrente d'avanguardia che caratterizzò quel periodo.
Canaletto s'impose sul teatro europeo grazie ai particolari procedimenti compositivi; Bellotto ne comprese i segreti della tecnica per poi sviluppare il proprio originale approccio secondo una personale chiave interpretativa.
L'incontro delle opere e il confronto tra i due artisti offre uno sguardo interessante sul panorama europeo del tempo; ripercorre le tappe di un viaggio artistico che parte da Venezia, tocca varie tappe in Italia, prosegue alla volta dell'Europa, dove Bellotto mette a frutto l'insegnamento di Canaletto nelle sue vedute e paesaggi di stupefacente modernità, fino a raggiungere luoghi fantastici e immaginari, immortalati nei memorabili 'capricci'.
Le opere di entrambi presentano tecniche che influenzeranno in vario modo la fotografia e il cinema in futuro, e sono rappresentative di un periodo storico importante per il Bel Paese.
La mostra è quindi il punto di partenza per raccontare un clima culturale, una corrente artistica e luoghi geografici suggestivi, temi ripresi e sviluppati in attività collaterali come visite guidate, spettacoli teatrali e soprattutto un ciclo di conversazioni in cui relatori di prim'ordine condividono le loro impressioni in un dialogo con lo scrittore Andrea Kerbaker, curatore dell'iniziativa.